PagoPA è un sistema di pagamento elettronico introdotto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), istituito con il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
Scopo del Codice è quello di “promuovere e rendere effettivi i diritti di cittadinanza digitale”, accompagnando dunque il legislatore italiano nel processo di costruzione di strumenti normati destinati a digitalizzare buona parte dei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini.
Sono già stati istituiti e normati, a questo scopo, strumenti come la Posta Elettronica Certificata e la firma digitale. Tra le novità introdotte più di recente, PagoPA è certamente quella da cui ci si può aspettare un impatto più importante sulla qualità della vita dei cittadini italiani.
PagoPA, infatti, il cui utilizzo diventerà obbligatorio a partire dal 30 Giugno 2020, consente di pagare tasse e tributi agli enti pubblici in maniera semplice e sicura, oltre che del tutto estranea alle lungaggini burocratiche cui si è ben abituati.
Vediamo dunque cos’è e come funziona questo metodo di pagamento, con particolare attenzione a quanto riguarda il pagamento del ticket sanitario.
PagoPA: una piccola rivoluzione per i pagamenti
La piattaforma pagoPA è stata realizzata nel 2013 dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ed è stata in una prima fase lanciata, in via sperimentale, in alcune città italiane. La gestione della piattaforma è a partecipazione integralmente pubblica, e dipende direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Come funziona PagoPA? In breve, si tratta di un sistema pubblico informato di determinati standard, definiti dall’AgID. Aderiscono a PagoPA tutte le amministrazioni pubbliche italiane e i cosiddetti PSP (Prestatori di Servizi di Pagamento) che ne facciano richiesta.
Fanno parte dei PSP quasi tutte le banche italiane e i relativi servizi di home banking, ma anche Sisal - il che consente di pagare tasse e multe anche comodamente in tabaccheria.
Per quanto riguarda la sanità, il pagamento telematico del ticket sanitario è stato attivato dallo scorso Gennaio, tra gli altri, nelle province di Parma e Siracusa, nella Regione Lombardia e nel Lazio. Entro il prossimo Giugno, comunque, come si accennava, sarà obbligatorio per tutti gli enti pubblici aderire allo standard PagoPA.
Sarà dunque senz’altro utile iniziare ad informarsi su come funzionerà, a breve in tutta Italia, il pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie erogate dal servizio sanitario pubblico.
Come cambia il ticket sanitario con PagoPA?
L’introduzione di PagoPA produrrà dubbi e cambiamenti inevitabili. Cerchiamo di fare chiarezza ed eliminare sul nascere eventuali perplessità relative a questo nuovo metodo di pagamento.
Cosa cambierà nel ticket sanitario? Nella stampa del foglio di prenotazione della prestazione, rilasciata dal CUP o dalla farmacia, troveremo - al posto del MAV che abitualmente si usa per pagare in cassa - un nuovo modello con le informazioni relative al nuovo metodo di pagamento.
Dove si pagherà il ticket? Presso la propria banca (o home banking), alle poste, presso gli ATM aderenti e i punti Sisal, nei supermercati e presso tutti i PSP abilitati. I siti internet di regioni ed aziende sanitarie locali mettono a disposizione, nella quasi totalità dei casi, una sezione appositamente dedicata ai pagamenti PagoPA.
Molte strutture stanno implementando tale piattaforma con una app studiata ad hoc per prenotazioni e pagamenti, che alleggeriranno ulteriormente la questione aumentando la fruibilità della piattaforma.
Pagare il ticket sarà dunque più semplice, più sicuro e più veloce. Vediamo però nel dettaglio come sarà possibile pagare il ticket dopo l’introduzione obbligatoria di PagoPA.
Come pagare il ticket sanitario con PagoPA?
Partiamo dall’inizio: per pagare un ticket sanitario con PagoPA è necessario essere in possesso di un avviso di pagamento oppure bisogna essere iscritti ai fascicoli sanitari elettronici tenuti dalle singole regioni.
In ogni caso, punto di partenza è l’emissione del ticket, che conterrà come specificato sopra non più un MAV, bensì un codice IUV che definisce in maniera univoca il pagamento destinato all’ente pubblico.
L’avviso di pagamento si può ottenere:
- al momento della prenotazione, al CUP o in farmacia;
- via email per le regioni che hanno istituito una rete digitale di prenotazioni (vedi la Lombardia);
- in direct download dal sito della sanità regionale, generalmente alla pagina relativa ai propri pagamenti.
Come è ovvio, le singole amministrazioni regionali possono optare per diversi sistemi e diverse strategie, motivo per cui è piuttosto complicato dare una visione generale del sistema di pagamento del ticket sanitario. Ciò che è certo, è che i ticket andranno pagati - a partire dalla prossima estate - su PagoPA, e che i vecchi MAV sono destinati a scomparire in breve tempo.
Dove pagare il ticket, dunque?
- presso banche o uffici postali, presentando l’avviso di pagamento PagoPA (comprensivo di codice IUV) ricevuto al posto del bollettino MAV;
- presso gli sportelli ATM abilitati;
- nei punti vendita Sisal, Lottomatica e Banca 5: ovvero presso le tabaccherie e le ricevitorie, anche in contanti;
- online con “Pagamento immediato PagoPA”: tutti i Prestatori di Servizi di Pagamento mettono a disposizione le proprie infrastrutture, siano esse sportelli fisici o virtuali, per il pagamento dei contributi e di ogni altro versamento indirizzato alla pubblica amministrazione.
Per facilitare il passaggio ad un sistema di pagamento così distante da quello cui si è abituati in Italia, molte realtà stanno mettendo a disposizione del cittadino la possibilità di provvedere agli avvisi di pagamento PagoPA sulle proprie piattaforme informatiche.
Tra questi, pagasubito.it consente di pagare tasse, multe e ticket sanitari semplicemente inserendo negli appositi campi i propri dati e quelli relativi al pagamento (il codice dell’ente creditore e il numero dell’avviso, entrambi riportati sulla richiesta di pagamento).
Nel momento in cui si sceglie di pagare online, è bene sapere che gli operatori rilasceranno una quietanza attestante il pagamento che, nel caso dei ticket, è valida ai fini della detrazione fiscale. I dati dei pagamenti effettuati su PagoPA, infatti, vengono trasmessi automaticamente alla Agenzia delle Entrate e messi a disposizione per la precompilazione del 730.