Il versamento dei contributi INPS per badanti, colf e lavoratori domestici è atto a regolarizzare il rapporto di lavoro, e consente la copertura di pensione, congedo di maternità e diritto alla disoccupazione del lavoratore impiegato.
Chi si avvale di un collaboratore domestico deve effettuare il versamento a cadenza trimestrale, secondo uno scadenzario che vedremo in seguito.
Il 2020 non presenta grandi novità in merito agli importi dovuti: si parla di un aumento dello 0,5% per il biennio 2018-19, calcolato sull’indice di variazione dei prezzi al consumo stimato dall’Istat per le FOI (famiglie di operai ed impiegati). Resta invariato l’addizionale dell’1,4% per chi avesse in essere un rapporto a tempo determinato.
Ma vediamo quanto, quando e come pagare i contributi per colf e badanti secondo la normativa vigente per il 2020.
Contributi colf e badanti: quanto e quando pagare
La circolare dell’INPS n. 17 del 6 Febbraio 2020 definisce i nuovi valori contributivi - qui indicati comprensivi di quota CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari) - in base alla retribuzione oraria effettiva percepita dal lavoratore:
- fino a 8,10 €/ora: il contributo orario è di 1,43 euro, di cui 0,36 a carico del lavoratore;
- da 8,10 e 9,86 €/ora: il contributo è di 1,62 euro l’ora, di cui 0,41 a carico del lavoratore;
- oltre 9,86 €/ora: il contributo orario è di 1,97 euro, di cui 0,49 a carico del lavoratore.
Come anticipato sopra, per i lavoratori assunti a tempo determinato andrà aggiunto il contributo addizionale dell’1,4%.
Quando vanno pagati i contributi per i collaboratori domestici regolarmente assunti? Il pagamento va effettuato a cadenza trimestrale, e nello specifico:
- dal 1 al 10 Aprile va fatto il versamento per il primo trimestre lavorativo;
- dal 1 al 10 Luglio si versano i contributi relativi al secondo trimestre;
- dal 1 al 10 Ottobre vanno versati i contributi per il terzo trimestre;
- dal 1 al 10 Gennaio si paga il quarto trimestre.
Per quanto riguarda nello specifico la prossima scadenza di Aprile, anche i datori di lavoro domestico potranno usufruire della possibilità di sospensione temporanea dei pagamenti: il decreto Cura Italia, sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio a fronte dell’emergenza Covid-19, proroga infatti tale scadenza al 31 Maggio 2020.
La novità per il 2020: il passaggio a PagoPA
In una notizia del 28 Febbraio 2020, l’INPS informa che per il 2020 ”il versamento dei contributi per i lavoratori domestici avverrà mediante avviso di pagamento pagoPA, in sostituzione del precedente bollettino Mav, secondo quanto disposto dal Codice dell'Amministrazione Digitale”.
Tale normativa prevede che entro il 30 Giugno 2020 tutti i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni vengano effettuati tramite PagoPA. Chi è abituato dunque a ricevere il bollettino MAV fisicamente a casa, riceverà a partire da quest’anno un avviso di pagamento PagoPA.
Ma cos’è PagoPA? Si tratta del sistema dei pagamenti elettronici che intende uniformare - sempre in accordo con il Codice dell’Amministrazione Digitale - tutti i pagamenti effettuati dai cittadini in favore delle amministrazioni.
PagoPA è una società a partecipazione interamente pubblica e direttamente dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nella pratica, si tratta di un sistema di piattaforme digitali che mettono in comunicazione il privato - cittadino o azienda che sia - con gli enti della Pubblica Amministrazione attraverso i cosiddetti Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP).
I PSP aderenti sono da ricercarsi tra banche, home banking, sportelli ATM, punti vendita SISAL o Lottomatica, uffici postali, etc. e fanno da intermediario di pagamento attraverso applicazioni, servizi web o canali fisici.
In pratica, è del tutto plausibile che il vostro home banking o il vostro sportello in banca già consentano il pagamento verso la pubblica amministrazione tramite PagoPA. Ma vediamo nel dettaglio come pagare i contributi 2020 per colf, badanti e collaboratori domestici.
Come pagare i contributi per i collaboratori domestici
Come anticipato, la portata del passaggio a PagoPA potrebbe essere definita rivoluzionaria in termini di evoluzione del processo di digitalizzazione, eppure non comporterà - almeno sembra - grandi sconvolgimenti nelle prassi abituali dei contribuenti italiani.
Come si pagheranno dunque i contributi a colf e badanti nel 2020? Si può scegliere tra le seguenti modalità:
- sul sito internet www.inps.it, con carta di credito attraverso il Portale dei Pagamenti;
- presso banche o uffici postali, presentando l’avviso di pagamento PagoPA recapitato via posta al proprio domicilio al posto del bollettino MAV;
- chiamando il contact center dell’INPS al numero verde 803164, sempre con carta di credito;
- presso i soggetti aderenti a “Reti Amiche”, ovvero tabaccherie, sportelli Unicredit, Poste Italiane, secondo le modalità previste dai gestori;
- online con “Pagamento immediato PagoPA”: tutti i Prestatori di Servizi di Pagamento mettono a disposizione le proprie infrastrutture, siano esse sportelli fisici o virtuali, per il pagamento dei contributi e di ogni altro versamento indirizzato alla pubblica amministrazione. Nel caso di canali PSP che non abbiano aderito direttamente alla convenzione PagoPA, andrà usato il circuito CBILL con codice interbancario AAQV6 (corrispondente all’INPS).
In particolare il ricorso al pagamento immediato online consente di pagare con carta di credito o debito, con prepagata oppure con addebito in conto corrente, mentre il ricorso ai contanti è relegato agli esercizi aderenti a Reti Amiche.
Come pagare online, dunque? È bene sapere che i pagamenti dovuti alla pubblica amministrazione sono identificati univocamente da un codice, detto IUV (Identificativo Univoco di Versamento).
Tale codice, che nel caso di pagamenti attesi viene comunicato tramite l’avviso di pagamento e nel caso di pagamenti spontanei viene invece generato al momento della richiesta, è fondamentale per pagare i contributi ai vostri collaboratori domestici online.
Nel caso dei contributi per i lavoratori impiegati, si troverà all’interno dell’avviso di pagamento PagoPA che il datore di lavoro riceverà via posta o andrà a generare sul sito dell’INPS - come avveniva per il MAV.
Votate a semplificare il procedimento di pagamento a fronte del ricevimento del bollettino o avviso, esistono piattaforme come Pagasubito.it che consentono di digitalizzare l’ultima fase del rapporto tra privato ed ente pubblico.
Inserendo i dati del bollettino in questione, è possibile effettuare il pagamento in maniera immediata, potendo altresì contare su una grande scelta in termini di modalità di pagamento. Si può infatti optare per carta di credito, carta di debito o PayPal.